Gli ambienti vegetazionali

Il Giardino è formato da una struttura a gradoni, realizzata mediante muri a secco, degradante verso la pianura ed i Colli Asolani e si può suddividere in tre parti. La prima, scendendo dall’ingresso, per i primi 16 ripiani, ha lo scopo di far conoscere ai visitatori la naturale successione dei principali ambienti che si possono incontrare scendendo da una vetta alpina alla pianura: pendici rocciose, ghiaioni, abieteti, praterie d’alta quota, pascoli e pozze di abbeveraggio, faggete, castagneti, orno ostrieti, querceti termofili, boschi planiziali e colture agricole. Nella seconda parte, per una trentina di ripiani, si possono ammirare oltre 400 splendide specie erbacee ed arbustive, interessanti anche per le implicazioni in campo mellifero ed erboristico: possiamo ammirare numerose famiglie di piante officinali, girasoli, prati con fiori misti, distinguere i 5 più diffusi cereali ed apprezzare le sfumature di colore del papavero e fiordaliso, con il sottofondo melodico dell’acqua che scende dal torrente di montagna ricreato in tre ripiani. Da sottolineare i tre interi ripiani dedicati alle orchidee spontanee del Veneto, qui presenti in 42 specie, un ripiano legato alla fitoalimurgia, ossia alla conoscenza delle specie selvatiche commestibili ed uno dedicato alle rose, dove un percorso ci accompagna tra quelle antiche e moderne, quelle cinesi e selvatiche o in miniatura. La terza e ultima parte, invece, mira a far conoscere l’affascinante regno dei funghi: 10 ripiani con altrettanti diversi ambienti forestali all’interno dei quali troviamo le specie fungine presenti negli stessi.

Focus: Enrosadira

Il Giardino è formato da una struttura a gradoni, realizzata mediante muri a secco, degradante verso la pianura ed i Colli Asolani e si può suddividere in tre parti. La prima, scendendo dall’ingresso, per i primi 16 ripiani, ha lo scopo di far conoscere ai visitatori la naturale successione dei principali ambienti che si possono incontrare scendendo da una vetta alpina alla pianura: pendici rocciose, ghiaioni, abieteti, praterie d’alta quota, pascoli e pozze di abbeveraggio, faggete, castagneti, orno ostrieti, querceti termofili, boschi planiziali e colture agricole. Nella seconda parte, per una trentina di ripiani, si possono ammirare oltre 400 splendide specie erbacee ed arbustive, interessanti anche per le implicazioni in campo mellifero ed erboristico: possiamo ammirare numerose famiglie di piante officinali, girasoli, prati con fiori misti, distinguere i 5 più diffusi cereali ed apprezzare le sfumature di colore del papavero e fiordaliso, con il sottofondo melodico dell’acqua che scende dal torrente di montagna ricreato in tre ripiani. Da sottolineare i tre interi ripiani dedicati alle orchidee spontanee del Veneto, qui presenti in 42 specie, un ripiano legato alla fitoalimurgia, ossia alla conoscenza delle specie selvatiche commestibili ed uno dedicato alle rose, dove un percorso ci accompagna tra quelle antiche e moderne, quelle cinesi e selvatiche o in miniatura. La terza e ultima parte, invece, mira a far conoscere l’affascinante regno dei funghi: 10 ripiani con altrettanti diversi ambienti forestali all’interno dei quali troviamo le specie fungine presenti negli stessi.

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