Informazioni sul Giardino

1. Cenni storici

Sulle pendici meridionali del massiccio del Grappa, in comune di Pieve del Grappa (TV) a circa 450 m slm, su una superficie di circa 2,5 Ha venne creato nel 1920 dal Corpo Forestale dello Stato il Vivaio Forestale Astego, finalizzato alla ricostituzione del patrimonio forestale della montagna fortemente devastato dalla Prima Guerra Mondiale. La sua gestione è cambiata negli anni: dal Corpo Forestale dello Stato si passò, nel 1986, al Servizio Forestale Regionale, struttura della Regione Veneto, per arrivare nel 2018 a Veneto Agricoltura, Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, che lo gestisce anche attualmente. Nel 2000 la produzione di materiale vivaistico regionale fu ricollocata ed assegnata in un unico centro a Montecchio Precalcino, l’attuale Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di veneto Agricoltura, determinando una nuova ridefinizione del Vivaio Forestale Astego: nasce così il Giardino Vegetazionale Astego.

2. La struttura

Il Giardino è formato da una struttura a gradoni, realizzata mediante muri a secco, degradante verso la pianura ed i Colli Asolani e si può suddividere in tre parti. La prima, scendendo dall’ingresso, per i primi 16 ripiani, ha lo scopo di far conoscere ai visitatori la naturale successione dei principali ambienti che si possono incontrare scendendo da una vetta alpina alla pianura: pendici rocciose, ghiaioni, abieteti, praterie d’alta quota, pascoli e pozze di abbeveraggio, faggete, castagneti, orno ostrieti, querceti termofili, boschi planiziali e colture agricole. Nella seconda parte, per una trentina di ripiani, si possono ammirare oltre 400 splendide specie erbacee ed arbustive, interessanti anche per le implicazioni in campo mellifero ed erboristico: possiamo ammirare numerose famiglie di piante officinali, girasoli, prati con fiori misti, distinguere i 5 più diffusi cereali ed apprezzare le sfumature di colore del papavero e fiordaliso, con il sottofondo melodico dell’acqua che scende dal torrente di montagna ricreato in tre ripiani. Da sottolineare i tre interi ripiani dedicati alle orchidee spontanee del Veneto, qui presenti in 42 specie, un ripiano legato alla fitoalimurgia, ossia alla conoscenza delle specie selvatiche commestibili ed uno dedicato alle rose, dove un percorso ci accompagna tra quelle antiche e moderne, quelle cinesi e selvatiche o in miniatura. La terza e ultima parte, invece, mira a far conoscere l’affascinante
regno dei funghi: 10 ripiani con altrettanti diversi ambienti forestali all’interno dei quali troviamo le specie fungine presenti negli stessi.

3. Particolarità

Ma a questo intento di raccolta e conservazione di specie vegetali, si deve aggiungere anche l’aspetto della didattica ambientale attraverso l’intrattenimento; all’interno del Giardino sono stati realizzati dei giochi a tal fine, come il labirinto dei sensi o l’equilibrio nel bosco tramite i quali si sviluppano quei sensi che la frenesia della vita attuale non consente; oppure ci si può divertire nel conoscere l’ora con l’orologio floreale o la meridiana analemmatica. All’interno di una graziosa struttura in legno è possibile anche avvicinarsi alla dendrocronologia, interessante scienza che studia la sequenza e la formazione nel tempo degli anelli legnosi. La presenza invece dello stagno e della pozza di abbeveraggio permette di incontrare e conoscerne gli abitanti naturali: la libellula, il tritone alpino, la linnea, il rospo, l’ululone dal ventre giallo e la biscia dal collare; la presenza delle aree boscate facilita le scorribande dello scoiattolo e la nidificazione di molte specie dell’avifauna locale.
Il Giardino svolge da anni un ruolo importante verso le scuole di ogni ordine e grado, nel far conoscere e rispettare l’ambiente naturale che ci circonda; a queste si aggiungono anche varie Associazioni e normali visitatori. Il riconoscimento a questo ruolo è dato dal numero di visitatori stimato in circa 6.000-6.500 visitatori all’anno, molti dei quali rappresentati da alunni delle scuole, il nostro futuro. La realtà del giardino offre anche l’opportunità per multivisioni, momenti di lettura o musicali, organizzate da enti locali.